La Fisica Dimensionale del tutto per sempre per tutti

La Dottrina della Fisica

Una curiosità ostinata ha fatto insinuare nella mia mente la convinzione che tutti i popoli della Terra,già da diversi millenni, hanno osservato e continuano ad osservare gli accadimenti naturali che si manifestano intorno a noi ed in noi stessi, cercando il modo di ricavarne i costrutti logici validi per interpretare e per comunicare i principi fondamentali che li regolano.
Strano, per un ragazzino in età scolare, aver compreso che la conoscenza di tali principi è un bene per l’umanità e la verità su come si svolge un accadimento è una conquista della meditazione, confermata dalla ricerca sperimentale.
Crescendo, è cresciuta in me la curiosità di sapere perché i fatti accadono come accadono e perché le combinazioni dimensionali che esprimono il concetto una grandezza fisica sono le stesse ovunque e per sempre.
Sin da piccolo sono stato affascinato dalla Scienza e dalla Tecnica, esplorandone tutti i campi per apprenderne almeno le manualità, così mi è capitato di scoprire dapprima le verità oggettive della Meccanica Classica e poi quelle dei diversi sistemi di misura che furono elaborati.
Non è stato facile districarsi, negli anni della mia adolescenza, tra i diversi sistemi adottati;
eppure, da sempre,la Fisicaè stata considerata “la madre di tutte le Scienze”, e in particolare la Meccanica Classica è stata la sua Teoria Fondante e rimane la base per lo studio degli accadimenti naturali.
Essa ci ha portati sulla Luna e ci porterà a spasso nello spazio.
Solo dopo l’arricchimento naturale del suo status, ossia dopo la costruzione della Carta Fondamentale delle Grandezze Fisiche, l’ho indicata, come Fisica Quantistica Assoluta, che assume la realtà dei “quanti”, ignorando però alcune incertezze che si incontrano nello sviluppo teorico delle teorieche consideranouna Fisica QuantisticaProbabilistica, LocalizzataoRelativistica, con le particelle che si comportano in modo bizzarro, studiata da eminenti scienziati, che ha raggiunto uno sviluppo per solispecialisti, anche se le dimensioni delle grandezze rimangono in ogni caso le stesse e le stesse rimangono nello studio della Fisica Generale, dei fasci policromatici, dei gas e di ogni situazione che tratta gli accadimenti microscopicie all’evento macroscopico che assume parametri di valore medio.
Ho appena notato che la Meccanica Siderale, sviluppata dagli astronomi,esprime lo stesso sviluppo dimensionale della Meccanica Quantistica, ma con alcuni parametri che assumono un significato diverso.
Sono trascorsi più di tre lustri dalla pubblicazione del mio libro,”Le Ultime Leggi della Fisica”, e non è mai venuta meno la mia intenzione di realizzare il desiderio di completare la pubblicazione dei risultati della mia lunga ricerca, che ha avuto proprio lo scopo di scoprire ed indicare con semplicità lo sviluppo dimensionale della Fisica Generale, che rappresenta le basi della Tecnica che promuove il Progresso Umano.Ho esploratoi diversi sistemi di misura che sono stati proposti, soffermandomisui sistemi C G S,(centimetro, grammo, secondo) molto usati fino agli anni Sessanta e, successivamente, sul Sistema Internazionale di Unità, SI, (M K S A), (metro, kilogrammo, secondo, ampere).Ma è stato proprio grazie alla Meccanica Classicache, dopo uno sviluppo dimensionaleincerto,gli scienziati sono approdatial concetto di grandezza fondamentale assoluta,proponendo prima il sistema di misura assoluto,MKS,(metro, kilogrammo, secondo), e poi il SI, che mi hanno guidato nello sviluppo delle analogie formali che ne realizzano il primato scientifico.
La Teoria dei Quanti mi ha permesso di esplorare le nuove teorie, per approdare allo sviluppo quantistico di tutta la Fisica del microcosmo e di verificare che lo sviluppo dellecombinazioni dimensionali di ognuna di tali teorie è il medesimo, e l’ho sviluppato assumendo il Sistema Assoluto di Grandezze, SAG, (M LT Q), (con M, massa, L, lunghezza, T, tempo e con Q quantità di elettricità).
Grazie ainuovi sistemi e ai loro derivati, ho maturato la convinzione che la struttura dell’edificio che desidero presentare è quello della Fisica Dimensionale, FD, che realizza lo sviluppo delle combinazioni dimensionalidella Fisica Quantistica Assolutache, seppure quasi completa nelle sue parti, va arricchita con la partecipazione di quanti vorranno approfondirne i contenuti e gli aspetti particolari.
Per tale motivo, mi aspetto che questo mio elaborato, che annuncia diverse scoperte formali, abbia una divulgazione suggerita soltanto dal desiderio di promuoverne la conoscenza, poiché chiunque ha il dovere morale di divulgare quanto scoperto e appreso.
Il mio lavoro non è stato per nulla facile, né esaustivo: l’intuire, il verificare e l’accettare un insieme di scoperte dimensionali, mi ha impegnato per diversi decenni.
Non si aspetti il Lettore che si appresta a leggere questo scritto, di trovarvi una tratteggiatura della storia della Fisica Moderna, nei suoi vari sviluppi. Ciò non è certo neimiei pensieri, sia perché la letteratura scientifica offre una buona quantità di opere specializzate, sia perché desidero offrire al Lettore una “visione nuova”, davvero molto semplice, dello sviluppo di gran parte della Scienza Fisica, tale da indurlo ad una propria “meditazione” sui processi naturali effettivi, formulati non da “una” semplice Teoria del Tutto, ma “dalla” Dottrina Fisica del Tutto che, come ho scoperto, viene sviluppata proprio da un insieme di principi che costituiscono le basi della Fisica, espressi mediante formule coerenti e incorruttibili, alla portata di ogni Lettore semplicemente curioso.
Lo sviluppo che mi preme presentare non richiede la proposizione di ipotesi né di convenzioni di alcun genere, ma è del tutto naturale e spontaneo e, tralasciando per il momento il Sistema Internazionale di unità SI, si realizza solo con l’assunzione della quantità di elettricità, Q, come quarta grandezza fondamentale.
L’aver intimamente compreso i principi universali alla base dei numerosi esperimenti che ho realizzato, in tutti i campi della Fisica, pur senza grandi conoscenze matematiche, mi ha spinto a considerare l’esistenza di una differenza sostanziale tra la Fisica Teorica e quella Sperimentale.Salvo piccoli errori sistematici, il risultato numerico ottenuto negli esperimenti è stato sempre coerente con le formule adottate, pertanto ho cominciato a ipotizzare la possibilità di sviluppare una teoria fisica impostata anchesulle relazioni numeriche elementari.
L’ho fatto! Esisteva già! Ed è meravigliosa.
Una meditazione seria sulle mie conoscenze, mi ha fatto intuire di aver già scoperto, da diversi anni, la FD, ossiala Dottrina Fisica del Tutto, anchenella parte che qui indico semplicemente come avviamento allo studio elementare della Fisica Quantistica, FQ.
La FQ rappresenta la teoria scientifica e culturale più rivoluzionaria nella storia dello sviluppo del pensiero umano.
Gran parte della moderna tecnologia deriva, infatti, dalla FQ che, già dalla sua prima formulazione, rappresentò una reale rivoluzione culturale.
La nostra moderna comprensione della realtà fisica si basa su di essa, che prevede un comportamento delle particelle che contraddice il nostro modo di comprendere la realtà quotidiana e i presupposti su cui è stata fondata tutta la fisica precedente.
Eppure, a distanza di oltre un secolo dalla sua formulazione, a causa del formalismo matematico astratto e complesso su cui si basa, la FQ rimane per i non addetti ai lavori qualcosa di misterioso e bizzarro, anche se gran parte della fisica del XX secolo è il risultato delle nuove esplorazioni ed applicazioni che ne sono derivate.
Molti lavori, anche di illustri scienziati, riportano i recenti tentativi di riformulare la FQ sulla base di principi fisici elementariprospettati dal formalismo della FD. Essi, come me, hanno deciso di non utilizzare il formalismo matematico degli spazi di Hibert e degli operatori Hermitiani, e di considerare in modo diverso i concetti di indeterminazione ed entanglement.
Il convincimento che la FD valga per “tutti” non ne sminuisce il valore, anzi la propone davvero come la Dottrina scientifica alla base di ogni teoria.
Il Lettore, anche se ha modeste conoscenze matematiche, può approfondire con facilità l’analisi che prospetto e le verità scientifiche che ne derivano, magari suggerendo nuovi termini, più adeguati alle diverse teorie.
Convinto del valore universale del formalismo della Fisica, ho poi affrontato lo studio delle nuoveteorie analizzando il contenuto del lavoro di grandi scienziati e, soprattutto delle convenzioni che caratterizzano i diversi sistemi di misura.
La scoperta che lo sviluppo delle combinazioni dimensionali è il medesimo per tutte le teorie e per tutte le radiazioni del “corpo nero” è davvero importante, ma è anche importante scoprire che ognuna di tali teorie e di tali radiazioni ha un proprio sviluppo numerico, talvolta ottenutoalterando il valore di alcuni parametri mediante l’introduzione arbitraria di uno o più fattori adimensionali.
Nessun Lettore potrà contraddire il mio pensiero, né lo sviluppo formale che ho elaborato con la costruzione della Carta Fondamentale delle Grandezze Fisiche, per il semplice fatto che questo lavoro nasce dall’applicazione dell’Equazione Fondamentale della Natura (Parte prima), che esprime ogni grandezza derivata in funzione di un gruppo abeliano, senza l’introduzione di alcun termine convenzionale e senza la considerazione di alterazioni probabilistiche o relativistiche.
Segue la segnalazione della scoperta di anomalienello sviluppo numerico delle teorie della Fisica corrente che, pur senza interessare la Meccanica, sono state assunte nello sviluppo numerico della nuova Fisica, facendo pensare che né i matematici né i fisici le hanno mai prese in seria considerazione (Parte seconda).

Gallipoli, Dicembre 2022
Giuseppe Brunetti

 

   

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